Circuito Archeologico
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Tomba di Pompeo Magno
Dalle fonti storiche (Plutarco) sappiamo che Pompeo fece seppellire nell'Albanum, dove possedeva una grandiosa villa, la quarta moglie Giulia e che qui Cornelia, sua quinta moglie, fece trasportare e seppellire nella tomba di famiglia, anche le ceneri di Pompeo, morto in Egitto.
Secondo vari studiosi le strutture funerarie della metà del I sec. a.C. che potrebbero aver custodito le ceneri di questo grande personaggio sono essenzialmente tre: la così detta tomba degli Orazi e Curiazi, il torrione posto sul ciglio sinistro della Via Appia, poco prima di entrare in Albano ed il sepolcro ipogeo posto a destra dell'Appia tra Corso Matteotti e via A. Costa.
Per la maestà, l'ubicazione (nei pressi della proprietà di Pompeo) e per la datazione dell'opera, sembrerebbe che il sepolcro ipogeo sito in via Costa sia il più plausibile.
Il sepolcro è scavato in parte nella viva roccia: esso è costituito da un lungo dromos di circa 58 piedi romani (pari a m. 17,15) con pareti in opera reticolata e volta a botte che immette in una cella monumentale alta 5 metri e realizzata completamente in un'opera quadrata perfetta. La cella è costituita da due ambienti rettangolari; l'unione di questi ambienti, con volta a botte, dà luogo a tre nicchie di dimensioni pressochè identiche che, con l'inserimento del dromos, formano una pianta a croce latina il cui braccio lungo è costituito dal dromos stesso.
Nella cella, a circa 2 metri dal suolo, corre un'elegante cornice aggettante in peperino costituita da un listello e da una gola dritta.
Il grandioso monumento funerario, pur nella sua solenne austerità, ben si addice ad un personaggio di primo rango della Roma repubblicana come Pompeo detto Magnus, il Grande.
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